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Le preoccupazioni dei lavoratori

Al momento la situazione di questa nuova realtà data dall’acquisizione da parte di Arcelik della Whirlpool Emea è in fase di stallo, nel senso che il 2 Aprile si è concluso l’iter e ad oggi la nuova proprietà sta acquisendo info, si prevede un piano industriale verso fine anno. Speriamo che non ci siano grandi impatti sull’occupazione. Questa la situazione limitata alla realtà sede uffici Fabriano.

Con la seguente nota il mistero MIMI ci comunica quanto si è discusso nell’incontro con i vertici di Beko Europe il 19 apr 2024

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha incontrato a palazzo Piacentini Hakan Bulgurlu, Ceo Beko, Ragıp Balcıoğlu, Ceo Beko Europe, e Fabio Colombo VP HR Beko Europe.

L’incontro si svolge dopo il recente via libera dell’Antitrust Europeo e britannico all’accordo tra Whirlpool e Arçelik raggiunto nel gennaio 2023 che ha portato alla nascita il 2 aprile 2024 di una nuova società: Beko Europe, detenuta al 75% da Ardutch BV (holding olandese controllata da Arçelik) e al 25% da Whirpool EMEA Holdings LLC.

L’azienda ha manifestato l’intenzione di riesaminare tutti gli aspetti dell’attività europea, di condividere con il ministero i piani industriali per l’Europa appena pronta e di avviare prossimamente un confronto con le parti sociali. Il Mimit, da parte sua, ha evidenziato la necessità di valorizzare la produzione nazionale e ha dato disponibilità a supportare i prossimi step di sviluppo.

Il piano industriale dovrà essere in sintonia con il Dpcm del 1° maggio 2023 con cui il governo ha utilizzato la Golden Power vincolando le società notificanti a porre in essere qualsiasi impegno finalizzato a evitare sovrapposizioni di produzioni tra gli stabilimenti italiani e quelli europei coinvolti che possano far sorgere l’esigenza di un ridimensionamento della produzione nazionale, con conseguenti effetti sui livelli occupazionali“.

Il 30 aprile 2024 le categorie, Fim, Fiom, Uilm e UglM con il seguente comunicato mettono il Focus sulla condivisione del progetto industriale con le parti sociali

Gianluca Ficco Ministero per Beko Europe

Whirlpool/Beko: importante interessamento del MIMIT ma chiediamo un primo celere incontro con la nuova proprietà e coordinamento dei delegati.

Il Ministro Urso e il sottosegretario Bergamotto ci hanno informato di aver incontrato pochi giorni fa Beko, che ha acquisito la maggioranza delle quote ex Whirlpool Europa; ci hanno precisato inoltre di aver ricordato loro i vincoli della golden power per la salvaguardia degli stabilimenti italiani e di aver acquisito la disponibilità della nuova proprietà ad un incontro con le parti sindacali in sede istituzionale. Il Ministro ha sottolineato che il mancato ricorso avverso al provvedimento della golden power indirettamente implicherebbe una sua accettazione. Tuttavia il nuovo piano industriale dovrebbe essere pronto prevedibilmente fra cinque o sei mesi che rappresentano oggettivamente un tempo lungo, soprattutto per il ritardo preesistente in termini di investimenti della vecchia proprietà.

Come sindacato abbiamo espresso soddisfazione per il fatto che il Governo stia seguendo la vicenda del passaggio di Whirlpool alla nuova proprietà turca, ma abbiamo chiesto che l’incontro sia anticipato rispetto ai termini lunghi di presentazione del piano industriale. Abbiamo difatti bisogno di discutere una situazione già grave di scarichi di lavoro, oltre che ottenere chiarimenti sulle prospettive di tutte le fabbriche.

Il Ministero del Made in Italy e delle Imprese, accogliendo il nostro rilievo, si è detto disponibile ad adoperarsi con la nuova proprietà per tenere un primo incontro entro il mese di giugno.

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm, UglM

Roma, 30 aprile 2024

Il 13 maggio ’24 un nuovo comunicato unitario dopo il coordinamento nazionale di Whirlpool/Beko, di Fim Fiom, Uilm e Uglm, ne riportiamo il testo integrale

Si è riunito nella giornata di venerdì 10 maggio il coordinamento nazionale di Whirlpool/Beko, di Fim Fiom, Uilm e Uglm.

In tutte le realtà persiste un drammatico problema di volumi produttivi che genera ore di cassa integrazione con conseguenti ricadute negative sulle retribuzioni.

Negli stabilimenti italiani, anche per la latitanza di Whirlpool, negli ultimi anni non vi sono stati importanti investimenti sui processi produttivi e ciò determina un problema in termini di produttività e non dà certezze sulla centralità dei siti. Inoltre prosegue la grave crisi di mercato, mentre il sistema paese perde competitività sul lato dei costi di produzione. Il Governo aveva aperto lo scorso 22 febbraio, su nostra richiesta, il tavolo di confronto sul settore degli elettrodomestici. Non vi è stato seguito alle prime discussioni né sono stati adottati provvedimenti in grado di rilanciare la produzione.

In questo quadro di incertezza sia con Beko che nel settore del bianco, è dunque urgente ottenere momenti di confronto con la nuova proprietà di Whirlpool/Beko. L’impegno del Ministro Urso preso nell’incontro al Mimit con le organizzazioni sindacale è di convocarlo nel mese di giugno. Dobbiamo iniziare un reale confronto sul futuro degli stabilimenti italiani di Beko Europe. Naturalmente in quella sede chiederemo al Governo di mantenere gli impegni assunti con la golden power di salvaguardia degli stabilimenti italiani.

Non intendiamo temporeggiare e vedere i nostri stabilimenti deperire più o meno lentamente. Attendiamo da Beko la conferma che la strategia industriale preveda investimenti di processo e di prodotto sulla media e alta gamma del bianco.

Su queste basi il coordinamento si impegna a promuovere assemblee con i lavoratori per informare sull’incontro tra governo e segreterie nazionali e su come prepararsi sui prossimi appuntamenti.

In mancanza di convocazioni metteremo in campo le mobilitazioni necessarie a far ascoltare la voce dei lavoratori.

 Fim, Fiom, Uilm, UglM
FICCO GIANLUCA UILM nazionale

Il Commento del Segretario Nazionale Gianluca Ficco

C’è la necessità di riaprire il tavolo di settore per gli elettrodomestici poiché vicenda Whirlpool dimostra che c’è un problema di sostenibilità in Italia della produzione nel settore ed in particolare c’è un problema determinato dall’incrociarsi di una crisi della domanda e di un aumento dei costi di produzione. Questa concomitanza mette a rischio la stessa sopravvivenza del settore degli elettrodomestici in Italia, per cui urgono misure di sistema che restituiscano competitività alla nostra industria.

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