Studio Infor.mo. settore metalmeccanica e confronto con la provincia di Ancona
Proponiamo l’articolo del periodico di informazione quindicinale della Uilm Nazionale
Fabbrica Società del 17 mag. 24
Grazie allo spunto fornitoci da Andrea Farinazzo, Responsabile Ufficio Ambiente, Salute e Sicurezza Uilm e la scheda Infor.mo. cercheremo di analizzare gli infortuni di settore nella provincia di Ancona
di Andrea Farinazzo
Una scheda di Infor.mo. si sofferma sulle dinamiche infortunistiche e i fattori di rischio nell’industria metalmeccanica. Focus sul contatto con organi di lavoro in movimento, sulla caduta dall’alto di gravi e sull’avviamento inatteso delle macchine.
Riguardo alle attività correlate alle voci della classificazione Ateco 2007 C24 (metallurgia) e C25 (fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature) “gli infortuni occorsi in occasione di lavoro (esclusi gli eventi in itinere) e definiti amministrativamente dall’Inail” come “positivi” mostrano “un andamento pressoché costante nel biennio 2018 – 2019, mentre nel 2020 si nota un brusco calo ed una risalita nel biennio successivo (2021 – 2022), pur senza raggiungere i livelli del 2018 e 2019” (banca dati statistica, Inail).
A presentare i dati e un approfondimento sul fenomeno infortunistico nell’industria metalmeccanica (con riferimento alle attività dei due settori C24 e C25) è la recente scheda (scheda 23) prodotta dal sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi (INFOR.MO.).
La nuova scheda analizza, in particolare, le cause degli infortuni registrati nella banca dati del sistema e fornisce indicazioni sui fattori di rischio e sulle buone pratiche di prevenzione e protezione con l’obiettivo di favorire l’adozione di linee di azione efficaci per la riduzione di situazioni di rischio grave nell’ industria metalmeccanica.
Nel presentare la scheda ci soffermiamo su due punti fondamentali:
Infor.mo.: l’analisi dei fattori di rischio nell’industria metalmeccanica
Industria metalmeccanica: i problemi con le macchine e la caduta di gravi.
Infor.mo.: l’analisi dei fattori di rischio nell’industria metalmeccanica
La scheda dal titolo “Dinamiche infortunistiche nell’industria metalmeccanica” – a cura di Diego De Merich, Mauro Pellicci, Paolo Montanari e Armando Guglielmi (Inail, Dimeila), Duccio Calderini (ATS Insubria) e Fabio Conti (Università degli studi dell’Insubria Di.S.T.A) – riporta indicazioni sui fattori di rischio con riferimento all’analisi di dettaglio delle dinamiche infortunistiche.
Riprendiamo dal documento una tabella che raccoglie i fattori di rischio in ordine di importanza:
Si segnala che al primo posto compaiono (50,3%) gli aspetti procedurali (attività infortunato e di terzi), “riassumibili in sequenze operative scorrette e usi errati di attrezzatura per pratiche abituali (40,8%), azioni estemporanee (28,2%), carenza di informazione/ formazione/ addestramento (27,3%) ed errori di comunicazione (3,2%)”. In ogni caso gli aspetti procedurali “risultano comunque meno frequenti se confrontati con il dato registrato dalla banca dati Infor.Mo per tutti i settori lavorativi”.
Invece la categoria UMI (Utensili, macchine, impianti) risulta “avere una frequenza 1,5 volte superiore alla media di tutti i settori (31,4% vs 21,4%) e nella stessa i 2/3 dei problemi di sicurezza rilevati sono l’assenza/inadeguatezza delle protezioni (49,9%) e loro rimozione/manomissione (12,3%), seguiti poi da problemi di funzionamento delle attrezzature (14,8%)”. Anche le criticità collegate ai materiali “sono più del doppio rispetto al totale della banca dati e sono riassumibili in problemi quali caratteristiche fisiche e conformazioni particolari (46,3%), problemi di stoccaggio errato o inadeguato o di stabilizzazione (41,5%)”.
Infortuni nella Regione Marche
(Industria e Servizi, Agricoltura, Conto Stato)
Nel periodo dal 2018 – 2021 gli infortuni denunciati e positivi sono in calo, ma nel 2021 sono in repentina crescita, superando i valori del 2018.
Fanalino di coda la provincia di Ancona che inizia il trend di crescita nel 2020 portandosi al 110% nel 2022 del valore del 2018.
Le provincie di Ascoli, Pesaro Urbino e Macerata crescono nel 2021, mentre in controtendenza la provincia di Fermo. La provincia di Macerata supera nel 2022 i valori di infortuni del 2018 del 10% come in fig.1
Industria metalmeccanica nella Provincia di Ancona
(Ateco: C 24 METALLURGIA – C25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE)
Il settore metalmeccanico cosi come descritto nelle categorie Ateco, nella provincia di Ancona risulta essere quasi costante tra il 2018 e il 2019, mentre subisce un repentino calo nel 2020 legato anche all’evento pandemico Covid con il primo Lockdown nel periodo 9 marzo – 3 maggio 2020. Gli eventi sono in crescita dopo il 2020, senza superare i valori del 2018, come descritto in fig.2
Nel dettaglio la fase di crescita registrata nel biennio 2021 – 2022 nell’Analisi per attività fisica specifica è evidente nelle seguenti macro categorie:
- Movimenti
- Manipolazione di oggetti
- Alla guida, a bordo di un mezzo di trasporto/attrezzatura di movimentazione
Come si evince in fig.3
Riportiamo nel dettaglio le macro categorie da fonte dati INAIL
Aggiornamento dati: 31/10/2023; In complesso/mortali: In complesso; (ATECO C24 – C25)
Modalità accadimento: In occasione di lavoro con mezzo di trasporto, in occasione di lavoro senza mezzo di trasporto; ESCLUSIONE: ITINERE
Operazioni Macchina
Si conferma il trend di crescita nel 2021 superando del 17,65% i valori del 2018
Lavoro con utensili a mano
Nonostante la crescita nel 2021 il trend degli infortuni (lavoro con utensili a meno) è in decrescita attestandosi al 51,74% in meno rispetto al 2018, elemento in controtendenza col dato nazionale.
Alla guida, a bordo di un mezzo di trasporto -attrezzatura di movimentazione
Dopo il calo del 2020, dimezzatosi negli eventi rispetto al 2018, alla ripresa delle attività gli incidenti legati alla movimentazione sono in forte crescita raddoppiandosi nel 2022 rispetto al 2018. Confermando il trend nazionale e nonostante le norme specifiche in tema e lo sforzo di comunicazione fatta dalle nostre RLS sul territorio, rimane ancora un elemento di rischio alto legato sicuramente anche ad un fenomeno culturale che si deve debellare.
Manipolazione di oggetti
Trend in crescita dal 2021 ma i valori si attestano in valore assoluto a quelli del 2018
Trasporto manuale
Dopo la crescita degli eventi nel post covid, il trend è in decrescita attestandosi a – 12,82% rispetto al 2018.
Movimenti
Trend in crescista nel biennio 2021-2022, attestandosi al 26,58% in più rispetto al 2018
Conclusioni
La provincia di Ancona, nelle categorie ATECO C24 e C25, è in controtendenza su alcune declaratorie di infortunio rispetto al dato Nazionale.
Rimane comunque ancora non sufficientemente approfondite le denunce di infortunio dato che gli eventi indeterminati oscillano tra il 6% e il 18% nel periodo in esame. Se unito con gli eventi dove viene identificata l’attività fisica dell’infortunato ma è indeterminato il dettaglio dell’attività fisica, si raggiunge il 25% degli eventi.
Risulta dunque necessario, da parte degli RLS, sensibilizzare i colleghi ed essere più incisivi con le aziende, usando in modo più assiduo lo strumento dei break formativi. Una metodologia di formazione dei lavoratori che viene svolta direttamente all’interno dei reparti di lavoro o presso le postazioni di lavoro. Un percorso formativo basato sul coinvolgimento attivo dove i lavoratori possono elencare i problemi tecnico-organizzativi e/o aggiornarsi sulle nuove normative che riguardano sicurezza.
link utili:
Fabrica Società del 17 mag. 24
Infor.Mo, Dinamiche infortunistiche nell’industria metalmeccanica – INAIL